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Sintesi biografica  

 

Pino De Luca nasce a Monteroni di Lecce nel 1939. Vive e lavora a Genova.

Studia all’Accademia di Belle Arti di Roma con Franco Gentilini e Mino Maccari. Si dedica allo studio delle varie tecniche artistiche e alla musica. Nel 1961 conosce Leonardo Sinisgalli, Bruno Munari ed altri. Collabora con alcuni architetti, a Roma, ove progetta e realizza opere pittoriche in materiali diversi, vetrate e opere plastiche. Nel 1963 gli viene assegnato il premio “Fasola” dall'Accademia di San Luca in Roma. Nel 1965 diventa docente al Liceo Artistico di Genova e vince il concorso all'Accademia di Belle Arti di Roma. Svolge attività didattica fino al 2000.

 

Realizza i suoi primi dipinti inoggettivi intorno alla metà degli anni sessanta, dopo aver prodotto opere figurative. Tendenzialmente orientato verso lo studio delle vicende del Costruttivismo e del Concretismo internazionali, si interessa all’opera

di Bruno Munari, Gianni Colombo, Max Bill e alle esperienze dell'arte Programmata e Cinetica. Successivamente il suo percorso pittorico si svolge all’insegna di un aniconismo geometrizzante scandito dapprima per quadrati e losanghe interferenti, poi per trame lineari, con effetti di intensa vibrazione. A partire dagli anni Ottanta, il suo lavoro evolve verso articolazioni morfologiche e cromatiche in sequenze segniche fluide, dove il gioco dei tasselli cromatici si giova di equilibri instabili, strutturalmente e dinamicamente composti. Carlo Belloli lo definisce “tessitore di luci interferite nel colore inventato”.

 

Dal 1972 partecipa ad alcune mostre presso la Galleria La Polena di Genova e

dal 1973 fa parte del Gruppo Sincron di Brescia, a cui collabora Bruno Munari, presso la omonima galleria diretta da Armando Nizzi. Nel 1974 fonda insieme a Borella, Pizzo Greco, Baldi, Stirone ed altri il Centro Ricerche Estetiche “La Meridiana” di Genova.

Nel 1985 è tra i firmatari del Manifesto della Nuova Visualità 1985, ideato da Carlo Belloli a Milano, promosso e divulgato da Anna Canali con esposizioni alla galleria Arte Struktura in Milano e in altre sedi. Nel 1991 presso il Museo del Palazzo della Permanente in Milano, Riccardo Barletta presenta il lavoro di Pino De Luca con il tema “Incontro con il colore”. Nel 1996 è tra i vincitori al 1° Premio Trevi Flash Art Museum.

Dal 1970 allestisce esposizioni personali e partecipa a importanti rassegne collettive in Italia e all’estero. Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private italiane ed estere.

 

 

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Alla sua opera hanno dedicato attenzione critica:

 

Riccardo Barletta, Carlo Belloli, Cristina Belloni, Germano Beringheli, Heidi Bierwisch, Armando Brignolo, Gianfranco Bruno, Anna Canali, Luigi Carluccio, Toti Carpentieri, Raffaella Caruso, Enzo Cirone, Viana Conti, Miriam Cristaldi, Enrico M. Davoli, Floriano De Santi, Giorgio Di Genova, M. Faussone Boido, Giuliana Ferrari,

Giacomo Ferrera, Bill D. Finney, Carlo Franza, Anna Gasperini, Carlo Giacomozzi,

Giorgio Kaisserlian, Antje Lechleiter, Marco Lorandi, M. Daniela Lunghi, Corrado Maltese, Giuseppe Marasco, Pietro Marino, Bruno Munari, Armando Nizzi, Aquiles Ortiz, Achille Pace, Romano Peli, Rosario Pinto, Dan Pritchett, Stefania Provinciali, Giuseppe Quarta, Fiorenzo Romita, Mario Stefani, Gianni Stirone, Bianca Tosatti, Tiziana Tricarico, Francesco Vincitorio, Rodolfo Vitone e altri autori.  

La luce equivale alla vita e la vita è ritmo, movimento, colore, gioco, spazio, segno, gioia, trasformazione continua, ma anche inquietudine, tensioni, contrasti e mille altre cose.

Il senso dei miei lavori e dei miei segni è profondamente legato a questi significati, è l'espressione vivente e dinamica delle esperienze sensibili e delle relazioni che

si percepiscono dalla realtà quotidiana, complessa e spesso confusa.

Si aggiunga, poi, la mia predilezione da sempre, per una visione geometrica

della forma, per la combinatoria, per le serie, il tempo, i flussi, le proporzioni numeriche, per i colori dello spettro solare e per i loro effetti mutevoli e cangianti.

Lavoro che si sviluppa in una continua ricerca espressiva sperimentale, con un approccio a processi di carattere logico, concetti ed esperienze concrete, con le tecniche e il linguaggio della pittura. Immagini mentali, astrazioni geometriche di segni decostruiti e strutturati numericamente, progettati e articolati in percorsi a scansione multipla. Segni fluttuanti che interagiscono nel gioco dell’espressione dei ritmi, degli spazi, nella continua mutazione dei colori, in una sequenza dialettica in divenire, con molte valenze espressive differenti e complesse.

E' un viaggio mentale, che sempre ricomincia, con molta curiosità e ragion d'essere, attraverso un semplice gioco di forma e colore, per una sorta di

necessità interiore, con l'intento di condividere con gli altri un senso di piacere

e di gioia dall'esistenza anche delle mie opere.

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pinodeluca.com

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